Milan – Napoli: cronaca di una morte (quasi) annunciata

Maggio c’è, ma per il Napoli non è ancora primavera. Non che si pensasse che la squadra partenopea, in trasferta a Milano, avrebbe sbancato San Siro, ma magari si sperava almeno in una morte dignitosa.

Perché la partita di lunedì 28 febbraio, posticipo della 27esima giornata, è una di quelle il cui esito cambia radicalmente le sorti del campionato. Invece la disfatta, ahimè, è stata piena.

Nota seria prima di partire con la cronaca: l’inizio del match è stato preceduto da un doveroso minuto di raccoglimento in onore di Massimo Ranzani, l’alpino di 36 anni morto in Afghanistan a seguito dell’esplosione di un ordigno.

Quanto alla partita, l’ inizio è promettente, Milan e Napoli fanno scintille. Ma è da subito evidente che la squadra di Allegri è più aggressiva, mentre il capoluogo campano non ingrana, non riesce a spostarsi nella metà campo avversaria.

“O ma chist secondo me stann’ rann propr e’ nummere”, (Oh, ma questi stanno dando proprio i numeri)

commenta, non a caso, un tifoso azzurro seduto al terzo anello. Una sedia sopra di lui ce n’è uno milanista che non è certo meno critico verso la sua squadra:

“Pato gioca porca di quella troia! E’ un viziato di merda” ,

dice all’altro supporter rossonero seduto accanto a lui. Non sa ancora che proprio Pato segnerà uno dei tre gol del trionfo.

In effetti già nel primo tempo il Milan sfiora la rete molte volte, ma sono tentativi abilmente sventati dall’ottimo De Sanctis. La curva milanista, intanto, è assetata di vittoria, tanto che qualcuno pensa bene di rievocare vecchie gloriesventolando la bandiera con il nome di Franco Baresi.

Ma è nella ripresa che la squadra prima in classifica segna il cambio di passo. Complice un rigore molto discusso, concesso dall’arbitro a seguito di un presunto tocco del pallone con il braccio sinistro da parte di Aronica.

“Tonino! Tonino! Non era rigore, lo ha detto pure Sky. Dice che l’ha toccata prima uno del Milan”

commenta il tifoso partenopeo con un suo amico. Che risponde

“Aè, n’ato rigore regalat…L’ha toccata prima uno del Milan? Allora era rigore, ma per noi”.

Nemmeno il tempo di questo commento e arriva Ibra che segna il primo gol, quello su rigore appunto. La tifoseria meneghina si accende di rosso, ed è solo l’inizio: arriverà il secondo gol, di Boateng, e solo due minuti dopo il terzo, di Pato. Che, come tutti quelli della sua specie, starnazza, fa rumore, e poi attacca quando meno te lo aspetti.

Gli ultras napoletani, che apparivano fiacchi dopo la prima rete subìta e tramortiti alla seconda, a questo punto sono annichiliti.

Per tutto il secondo tempo Hamsik resta appannato, e Cavani non riesce a compiere uno dei suoi consueti miracoli dell’ultim’ora.

Quando manca poco al fischio finale, dalla curva rossonera si alza il canto che evoca i napoletani e una loro presunta puzza. Un coro codardo, per giunta, perchè intonato solo con la vittoria in tasca. Ma sarebbe troppo facile e semplicistico buttarla sul razzismo stupido  di alcuni.

La partita è agli sgoccioli,

“l’arbitro darà quattro minuti di recupero, dai che gli facciamo anche il quarto gol!”

tira fuori euforico un insaziabile tifoso milanista. Poi anche i quattro minuti di recupero finiscono -per fortuna senza il quarto gol – l’arbitro fischia, e tutti fuori. Tranne i tifosi napoletani, che per ragioni di sicurezza devono uscire da San Siro dopo tutti gli altri. E quindi si beccano anche le esultanze finali dei milanisti.  

* questo post è stato scritto da una persona dichiaratamente di parte che, per giunta, ieri ha messo piede ad una partita di calcio allo stadio per la prima volta nella sua vita. Questo post non è e non vuole essere un commento critico e serio alla partita, ma solo una nota di colore, per cui si declina ogni responsabilità relativa a eventuali imprecisioni. (Insomma, metto le mani avanti).

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1 Response to Milan – Napoli: cronaca di una morte (quasi) annunciata

  1. mari says:

    Questo commento è scritto da una persona altrettanto dichiaratamente di parte- nonché intima della blogger -che la invita con delicatezza a NON mettere MAi più piede in uno stadio in cui gioca il Napoli! il popolo partenopeo sarà riconoscente per l’astensione 😉

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